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'L’odore della vagina' e la follia di chi la compra

'L’odore della vagina' e la follia di chi la compra

Autore: Editoriale del Direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 12/01/2020 17:12:21

This smells like my vagina tradotto significa L'odore della mia vagina". È il nome dato a una particolare candela, messa in commercio da Gwyneth Paltrow e sold-out in meno di 24 ore. Se qualche lettore non si scompone più di tanto, significa che il processo di impazzimento generalizzato è compiuto.

C’è molto da dire, non tanto sull’attrice e la trovata di dubbio gusto, quanto su chi è corso a pagare un obolo onestamente esoso per aggiudicarsi un moccolo al profumo di rosa damascena, bergamotto agrumato, geranio e cedro. La candela è stata messa in vendita sull’e-commerce della star che si chiama Goop e tramite il quale è possibile acquistare prodotti di lusso di vario genere, dall’abbigliamento agli accessori, fino alla candela in questione che in questo momento è appunto esaurita a causa del fatto che in molti si sono affannati a spendere 77 dollari per aggiudicarsene una.

Il punto è la candela, il business, i soldi spesi per un moccolo firmato e profumato? No, il punto è un altro e ve lo spiego. Non esistono più limiti. A cosa? A qualsiasi cosa. Qualcuno potrebbe dire: “Ma dai, che vuoi che sia…” e come al solito si rimette tutto nelle mani del “Esistono cose peggiori e più gravi”.

Eppure il problema nasce proprio da questa tendenza mentale, quella che porta troppe persone a ritenere che, di fronte a cose e comportamenti di dubbi gusto, esistano cose ancora peggiori.

In tal modo si esercita però un potere negativo, quello che permette di avanzare costantemente nella strada del trash, come in un caso simile, o di accettare per esempio la mala politica con la convinzione che “Quelli di prima” fossero peggio di “Quelli di adesso”.

Pur di non esercitare l’arte della partecipazione attiva, pur di non dissentire – costa fatica – pur di non analizzare le situazioni, e quindi la società in cui si vive, la maggior parte delle persone preferisce rintanarsi in una sorta di bolla, restarsene nel proprio rifugio e non usare i neuroni.

La cosa incredibile è l’immediata vendita di queste candele, che conferma una cosa: l’imbecillità generale e diffusa. Al costo di 77 dollari, si porta a casa un’idiozia. E questo conferma un’altra cosa: per molti il valore non è dato dal materiale prezioso, dal valore intrinseco di un oggetto, quanto dal nome, dal brand, dal trend, da ciò che fa figo in un momento specifico.

Stessa cosa dicasi per la politica, che se in un determinato periodo storico è priva di contenuti, invece di sortire ribellione – in questo caso parlo del popolo italiano incapace di reagire ai soprusi – sortisce maggiore sonnolenza.

Diciamolo chiaramente: all’uomo comune non piace pensare, non piace usare il cervello. Preferiscono che lo usi qualcun altro per loro, e questi sono gli effetti aberranti. Candela compresa…

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